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dicembre
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La Radio Balilla torna a cantare con le musiche della Battaglia del Grano.
La musica delle Città di Fondazione e della Battaglia del Grano: un libro ed un CD per riscoprire una parte essenziale della nostra storia collettiva.
Nuove presentazioni il 16 dicembre a Tor Tre Ponti ed il 18 a Latina al Centro Anziani alle 11.00 con la partecipazione del Sindaco Damiano Coletta.
Domenica 16 dicembre, presso il complesso monumentale di Tor Tre Ponti, al km 66.400 della Via Appia, nell’ambito delle manifestazioni previste per il Natale di Latina, si racconta la radio della Bonifica e si presenta il libro delle Edizioni Novecento sulle Musiche delle Città di Fondazione e della Battaglia del Grano, realizzato con il contributo della Regione Lazio.
ll programma dell’evento sarà strutturato in modo da far sì che i partecipanti possano ricostruire e conoscere la storia del territorio solo attraverso l’ascolto del più antico media. Quattro saranno i momenti che scandiranno la programmazione. Si aprirà con la mostra allestita con foto e radio d’epoca , nonché schede tecniche e vecchi documenti, a seguire si terrà una conferenza relativa alla diffusione delle telecomunicazioni nell’Agro Pontino durante la Bonifica degli anni ’30, verranno poi trasmesse in AM delle canzoni dedicate al nostro territorio (inno di Littoria donato dalla Gotti Rubens al Comune di Littoria in onore della sua fondazione ), al fine di ridare vita alle radio messe in mostra e in conclusione sarà possibile, grazie a una stazione radio allestita dall’ Associazione Radioamatoriale ERA collegare l’evento con tutto il mondo.
Il lavoro dal titolo “Inediti aspetti musicali del Novecento” è firmato dal musicista di Latina Claudio Paradiso, Direttore di Orchestra e Musicologo, con contributi del musicologo Guido Salvetti e dello storico Roberto Reali, e realizzato con materiali della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, dell’Istituto LUCE, di collezionisti privati, biblioteche e archivi, e della Discoteca di Stato (oggi ICBSA).
Il libro delle Edizioni Novecento ben si accorda quindi con questa manifestazione: e’stata raccolta la documentazione reperibile in Italia, in collaborazione con la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, l’Istituto LUCE, i più noti collezionisti privati, biblioteche e archivi sia pubblici sia privati. Sono stati recuperati inoltre preziosi documenti sonori originali superstiti grazie all’aiuto della Discoteca di Stato (oggi ICBSA) e di molti collezionisti italiani; una volta digitalizzati hanno dato vita tutti insieme a un CD assolutamente unico nel suo genere che è allegato al volume.
L’Agro pontino e le sue città nuove figurano due volte protagonisti di questa particolare pubblicazione. Il lavoro di ricerca, introdotto dall’Assessore alla cultura della Regione Lazio Lidia Ravera, è arricchito da due grandi firme della ricerca italiana: il musicologo Guido Salvetti e lo storico Roberto Reali.
Il libro, cartonato e dalla veste raffinata, ricco di quasi 200 illustrazioni inedite o rare, e il CD audio allegato sono pubblicati dalla casa editrice Novecento di Latina, specializzata in tematiche relative al XX secolo.
In collaborazione con Novecento è in programma anche una mostra itinerante nel 2017 ricca di documenti, autografi e partiture originali.
Il volume vanta il patrocinio e il contributo della Regione Lazio (L.R. 27/2001 Interventi per la conoscenza, il recupero e la valorizzazione delle Città di Fondazione), della Provincia di Latina nell’ambito dell’80° della Fondazione (le città pontine fanno la parte del leone nel panorama nazionale e quindi nel volume), dei Comuni di fondazione Aprilia, Arborea, Latina, Pomezia, Pontinia, Predappio, Sabaudia, Torviscosa, Tresigallo, dell’Istituto LUCE e di quello del DMI – Dizionario della Musica in Italia di Latina.
Abstract
È ben noto quanto la musica sia sempre stata in Italia l’espressione d’arte maggiormente apprezzata e diffusa. Dai tempi di Guido d’Arezzo l’arte dei suoni parla italiano e ancor oggi la terminologia in ambito musicale resta in tutto il mondo nella nostra lingua. Fatta questa premessa non è dunque casuale che anche durante il “Ventennio littorio” la musica fosse la prescelta tra le arti e divenisse privilegiato strumento di propaganda.
Questa acquisita consapevolezza porterà a precise direttive che regolamenteranno e influenzeranno l’intera nazione: «Lo Stato fascista nella sua dottrina unitaria, considera l’arte l’elemento indispensabile dell’educazione delle masse». Estremamente efficace, la musica diventava uno strumento formidabile per veicolare con incisività gli slogan e i messaggi da trasmettere al maggior numero di persone, soprattutto se in combinazione con temi musicali gradevoli e riconoscibili.
Il fine del volume è sicuramente quello – a quasi un secolo di distanza – di ricomporre aspetti musicali di un periodo abbastanza lungo del Novecento italiano, ma il desiderio (non troppo nascosto) è quello di ricordare quei tanti personaggi obliati dalla damnatio memoriae che con la loro creatività hanno contribuito a mantenerlo vivo e moderno.
