ufficio stampa matteo mauro

31

maggio

0

By: | Comments: 0

Passion Asset e investitori: gli NFT dell’arte non temono la volubilità delle borse

l mercato degli NFT è cresciuto di quasi 60 volte in tre anni e nel 2025 arriverà a valere 35 miliardi di dollari.

La Crypto-Arte si conferma un investimento sicuro sul lungo periodo, convincendo anche gli scommettitori più scettici. Tra gli artisti Blue Chip più quotati, l’italiano Matteo Mauro, che ha segnato un record da $100k

È boom di arte criptata: gli investitori, preoccupati dall’attuale volubilità delle borse, stanno trovando la risposta ai loro timori nella Blockchain. Da mesi è iniziata la corsa a investimenti alternativi per diversificare il portafoglio e trovare stabilità. A rassicurare maggiormente, proprio il mercato dell’arte e dei beni da collezione, i cosiddetti Passion Asset. Nello specifico, è soprattutto la Crypto-Arte a convincere. Il mercato NFT continua, infatti, a sovraperformare, ottenendo un rendimento del 103,7% in ETH e dell’82,1% in USD. Tra gli esponenti più quotati di questa rivoluzione artistica ed economica, Matteo Mauro, l’artista Blue Chip che ha da poco segnato un record da $100k per la vendita della sua collezione NFT “Four Elements”. 

«La crypto-arte ha ora un valore di mercato pari a 29,4 miliardi di dollari afferma Matteo MauroNel 2020/21, quando iniziava a farsi strada, il suo valore era poco più che di 94,9 milioni. Questo attesta il potere sempre più consolidato della neo-corrente artistica».

I Passion Asset sono tutti quei beni che integrano componente finanziaria ed emotiva: si va dalle opere d’arte ai vini, passando per gli oggetti di design. Soprattutto Il segmento NFT ha mostrato maggior dinamismo, con una crescita significativa nel primo trimestre del 2022. Un fenomeno non certo a uso e consumo di una ristretta nicchia di utenti. Persino i profani conoscono ormai i termini Blockchain, NFT e Digital-Art dopo che Christie’s ha battuto all’asta l’opera di Beeple per 69,346,250.00 dollari. 

«La Crypto-Arte, o Blockchain-Art, tecnicamente, è l’arte che non si deposita fisicamente su un supporto materiale ma virtuale crittografato, ossia la Blockchain. – sottolinea Mauro A livello concettuale è un nuovo modo di intendere e fruire l’arte, in primis digitale. Un’opera crypto è in sé un contenuto artistico digitale, che rappresenta molto di più di una semplice tendenza di mercato, ma una vera e propria rivoluzione del settore artistico.».

Persino gli scettici, che pensavano a una moda di breve durata, si sono ormai ricreduti. I dati lo evidenziano: il mercato degli NFT ha registrato una crescita costante nel settore: dai 41 milioni di dollari nel 2018 ai 2,5 miliardi di dollari nella prima metà del 2021, raggiungendo un aumento di quasi 60 volte in 3 anni e mezzo. Le analisi dell’Investment Bank statunitense Jeffries parlano di 35 miliardi nel 2022 e di almeno 80 miliardi nel 2025. l’arte NFT si conferma dunque un investimento sicuro sul lungo periodo. 

Ma cosa significa comprare un NFT (non-fungible token)? Vuol dire entrare in possesso di un certificato a prova di manomissione, generato attraverso la tecnologia della Blockchain che afferma l’unicità dell’oggetto e lo collega a chi lo ha creato, garantendo, ad artisti e collezionisti, l’unicità e la riconducibilità all’autore. Ad essere maggiormente richiesti dagli investitori, proprio gli artisti Blue Chip italiani. «La crypto-arte si fonda su artisti e developer internazionali, tra i quali una grandissima parte dei membri più influenti sono italiani. – conferma Mauro – Gli italiani hanno la capacità di vedere oltre i limiti delle loro catene, nonostante ne sentano ancora le ferite dei loro anelli». 

Cittadino del mondo ma siciliano di origini, Matteo Mauro ha saputo imporsi nel mondo della Crypto-Arte realizzando NFT attraverso un algoritmo in grado di creare effetti chiaroscurali d’eccellenza. «Nelle mie opere – spiega l’artista – la mia funzione si sposta dal creare l’opera d’arte al creare un sistema capace di generarla. 

Mauro ha appena registrato un suo nuovo record da 100mila dollari per la vendita  incompleta della collezione NFT “Four Elements”, il progetto artistico di Micromegalic Inscriptions formata da 4 opere d’arte nel formato Non Fungible Token, ciascuna delle quali rappresenta uno dei 4 elementi naturali: Aria, Acqua, Fuoco e Terra. L’artista Blue Chip non è la prima volta che registra simili record di vendite. Lo scorso febbraio, insieme a Emanuele Dascanio, l’opera De Mætaverse è stata battuta per 60.000 dollari sul sito di aste crypto SuperRare.